NOTIZIE E SUGGERIMENTI
Notizie per chi viaggia
DOCUMENTI PER VIAGGI ALL’ESTERO DI MINORI
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Pertanto, a partire dalla predetta data i minori, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009, devono essere...
EMIRATES – TRANSFER PRIVATO DA E PER L’AEROPORTO
Emirates vi viene a prendere a casa per andare in aeroporto ! Ai passeggeri di Business o First Class Emirates offre il servizio gratuito di auto privata con chauffeur da e per l'aeroporto. Servizio prenotabile insieme al biglietto aereo, dateci il vostro indirizzo di...
THAI AIRWAYS: TUTTO UN ALTRO VOLARE
Thai Airways Italia introduce il nuovo aeromobile Airbus A350-900, inaugurando una nuova esperienza di volo per i propri passeggeri. Thai Airways Italia accoglie l’Airbus A350-900 nel suo operativo, evento di grande importanza che segna un momento di trasformazione...
L’AEROPORTO MIGLIORE D’EUROPA? MONACO DI BAVIERA
L' Aeroporto di Monaco di Baviera: 38,7 milioni di passeggeri . Perché è grandioso? È stato valutato il miglior aeroporto d’Europa da Skytrax. È il secondo più trafficato della Germania, dopo Francoforte. Chiamato Franz Josef Strauss International Airport, è l’unico...
ALITALIA SERVIZIO DI MINORI NON ACCOMPAGNATI
Per i passeggeri, sotto i 14 anni per destinazioni nazionali e sotto i 15 per destinazioni internazionali, che viaggiano da soli o con un accompagnatore minorenne o accompagnati da un maggiorenne su una classe di viaggio diversa, è previsto il servizio "Minore non...
E.S.T.A. obbligatorio per entrare negli Stati Uniti
Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma "Viaggio senza Visto" (Visa Waiver Program, VWP) cui partecipa anche l’Italia, è necessario ottenere un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization). L'autorizzazione, che ha durata di due...
Suggerimenti utili prima della partenza
Un mese prima della partenza
– Accertarsi se il paese di destinazione prevede vaccinazioni obbligatorie
– Controllare la validità del passaporto e degli eventuali visti
– Verificare se nel paese straniero è richiesta la patente internazionale di guida (viene rilasciata dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente)
– Informarsi sui luoghi da visitare, in particolare sui costumi e le tradizioni locali
Due settimane prima della partenza
– Controllare i documenti di viaggio (biglietti, prenotazioni, etc)
– Verificare se nel periodo del viaggio vi sono scadenze da pagare e provvedere in anticipo in caso positivo
Una settimana dalla partenza
– Ritirare biglietti e voucher
– Cambiare la valuta nazionale in quella estera, se diversa
Il giorno della partenza
– Predisporre la casa per la prolungata assenza
– Eliminare alimenti deperibili dal frigorifero e dalla dispensa
– Gettare la spazzatura
– Staccare le prese elettriche degli elettrodomestici non utilizzati
– Chiudere il rubinetto dell’acqua e del gas
– Avvisare i vicini della partenza e chiedere di ritirare la posta
– Attivare l’impianto d’allarme
Una settimana dalla partenza
– Ritirare biglietti e voucher
– Cambiare la valuta nazionale in quella estera, se diversa
Il giorno della partenza
– Predisporre la casa per la prolungata assenza
– Eliminare alimenti deperibili dal frigorifero e dalla dispensa
– Gettare la spazzatura
– Staccare le prese elettriche degli elettrodomestici non utilizzati
– Chiudere il rubinetto dell’acqua e del gas
– Avvisare i vicini della partenza e chiedere di ritirare la posta
– Attivare l’impianto d’allarme
Consigli “al volo”
Il jet-lag
L’alternanza tra giorno e notte, veglia e riposo, regola i ritmi del nostro organismo e numerose funzioni fisiologiche. Spostamenti rapidi da un continente all’altro, in località con un fuso orario diverso da quello abituale, provocano una desincronizzazione di questi ritmi ed il risultato è la sindrome da jet lag, ovvero il malessere legato al cambiamento di fuso orario. I sintomi sono irregolarità del sonno, inappetenza, nausea, intestino pigro, malessere generale, senso di spossatezza, riduzione dell’efficienza psichica.
Per affrontare meglio questi disturbi, è necessario innanzitutto abituarsi il più in fretta possibile ai ritmi del paese di destinazione, cioè sincronizzare il proprio orologio biologico con il ritmo luce-buio locale e, se possibile, anticipare questo aggiustamento sin dall’inizio del viaggio. Anche l’alimentazione può aiutare, per esempio regolando pranzo e cena secondo l’orario in vigore nel paese di arrivo.
La lunghezza e la direzione del viaggio, inoltre, influiscono decisamente sull’intensità di questa sindrome. Spostandosi verso est, è necessario il 50% del tempo in più per riadattare il proprio ritmo interno, rispetto agli spostamenti verso ovest. La durata del disturbo può arrivare infatti ad un massimo di 7-10 giorni per i viaggi verso est che comportano l’attraversamento di 8-12 fusi orari.
Il jet-lag
L’alternanza tra giorno e notte, veglia e riposo, regola i ritmi del nostro organismo e numerose funzioni fisiologiche. Spostamenti rapidi da un continente all’altro, in località con un fuso orario diverso da quello abituale, provocano una desincronizzazione di questi ritmi ed il risultato è la sindrome da jet lag, ovvero il malessere legato al cambiamento di fuso orario. I sintomi sono irregolarità del sonno, inappetenza, nausea, intestino pigro, malessere generale, senso di spossatezza, riduzione dell’efficienza psichica.
Per affrontare meglio questi disturbi, è necessario innanzitutto abituarsi il più in fretta possibile ai ritmi del paese di destinazione, cioè sincronizzare il proprio orologio biologico con il ritmo luce-buio locale e, se possibile, anticipare questo aggiustamento sin dall’inizio del viaggio. Anche l’alimentazione può aiutare, per esempio regolando pranzo e cena secondo l’orario in vigore nel paese di arrivo.
La lunghezza e la direzione del viaggio, inoltre, influiscono decisamente sull’intensità di questa sindrome. Spostandosi verso est, è necessario il 50% del tempo in più per riadattare il proprio ritmo interno, rispetto agli spostamenti verso ovest. La durata del disturbo può arrivare infatti ad un massimo di 7-10 giorni per i viaggi verso est che comportano l’attraversamento di 8-12 fusi orari.
La giusta alimentazione
In caso di arrivo in mattinata, in aereo è meglio prediligere cibi e bevande ricchi di sostanze nervine e di proteine, affinché l’organismo all’arrivo sia già predisposto all’attività. Se invece si raggiunge la destinazione al pomeriggio o alla sera, bisogna orientare il corpo al riposo notturno. Durante il volo vanno assunti carboidrati, che favoriscono la produzione di serotonina, sostanza che ha effetti calmanti e induce sonnolenza. Durante il volo, è buona abitudine bere molto, a causa della disidratazione indotta dall’ambiente molto secco dovuto all’aria condizionata.
Questi accorgimenti aiutano, ma in caso di viaggi molto lunghi, specie se verso est, disturbi del sonno possono manifestarsi comunque. Per ripristinare la sincronizzazione veglia-sonno, in tali situazioni si possono assumere sonniferi, che nel giro di 3-4 notti riequilibrano la ritmicità fisiologica.
Movimento a bordo
L’immobilità protratta in aereo, causata dalla lunghezza del viaggio e dalla posizione tenuta a bordo, costituisce un fattore di rischio per il tromboembolismo venoso. Per evitarlo, è consigliato bere molto, ridurre il consumo di alcol e caffeina, cambiare spesso posizione e comunque muoversi il più possibile, per riattivare la circolazione. Ogni due ore circa, è bene sgranchirsi gambe e braccia, alzarsi di tanto in tanto e camminare lungo il corridoio, per prevenire non solo problemi circolatori, ma anche gonfiore di gambe e piedi, tensioni muscolari e dolori dorsali, cervicali e lombari.
La giusta alimentazione
In caso di arrivo in mattinata, in aereo è meglio prediligere cibi e bevande ricchi di sostanze nervine e di proteine, affinché l’organismo all’arrivo sia già predisposto all’attività. Se invece si raggiunge la destinazione al pomeriggio o alla sera, bisogna orientare il corpo al riposo notturno. Durante il volo vanno assunti carboidrati, che favoriscono la produzione di serotonina, sostanza che ha effetti calmanti e induce sonnolenza. Durante il volo, è buona abitudine bere molto, a causa della disidratazione indotta dall’ambiente molto secco dovuto all’aria condizionata.
Questi accorgimenti aiutano, ma in caso di viaggi molto lunghi, specie se verso est, disturbi del sonno possono manifestarsi comunque. Per ripristinare la sincronizzazione veglia-sonno, in tali situazioni si possono assumere sonniferi, che nel giro di 3-4 notti riequilibrano la ritmicità fisiologica.
Movimento a bordo
L’immobilità protratta in aereo, causata dalla lunghezza del viaggio e dalla posizione tenuta a bordo, costituisce un fattore di rischio per il tromboembolismo venoso. Per evitarlo, è consigliato bere molto, ridurre il consumo di alcol e caffeina, cambiare spesso posizione e comunque muoversi il più possibile, per riattivare la circolazione. Ogni due ore circa, è bene sgranchirsi gambe e braccia, alzarsi di tanto in tanto e camminare lungo il corridoio, per prevenire non solo problemi circolatori, ma anche gonfiore di gambe e piedi, tensioni muscolari e dolori dorsali, cervicali e lombari.
Dopo l’atterraggio
Una volta atterrati, la vacanza può cominciare, ma prima si consiglia di:
– camminare lentamente all’interno dell’aeroporto per riattivare la circolazione sanguigna
– mettersi seduti e sollevare i piedi in aria, per contrastare il gonfiore agli arti inferiori
– una volta raggiunta la sistemazione, adattare l’organismo al ritmo locale, riposando se la destinazione è raggiunta di sera
– se l’arrivo è in mattinata, rimanere alzati per tutto il giorno piuttosto che andare a dormire, per favorire il più possibile il riposo notturno.
Frequent Traveller:
www.emirates.com/account/english/login/login.aspx
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